Gli errori da non fare in un ristorante sushi a Milano

Gli errori da non fare in un ristorante sushi a Milano

Non basta conoscere i nomi dei piatti della cucina giapponese per essere considerati dei veri sushi lover e sapere gli errori da non fare in un ristorante sushi a Milano.

Per stupire i commensali durante un pranzo o cena a base di sushi bisogna sapere quali siano le sue origini particolari, gli aneddoti curiosi e le regole principali del galateo del sushi. 

Un condimento tipico della cucina giapponese è la salsa di soia, bisogna versare una piccola quantità in una ciotolina accanto al piatto mai direttamente sul sushi. 

Il sushi va mangiato in un solo boccone, non va spezzato o diviso, dividere il sushi è considerato poco educato e si potrebbe offendere lo chef.

Nella cultura giapponese le bacchette hanno un significato molto profondo, quindi bisogna utilizzare rispettosamente e mai infilzarle nel riso o usarle per indicare.

Strofinare le bacchette tra loro è considerato un gesto poco educato, in pratica si sta dicendo allo chef che il materiale è di bassa qualità. 

Lo zenzero in un ristorante sushi, non serve per insaporire i piatti, ma per risciacquare il palato tra una portata e l’altra, per stabilizzare le papille gustative e prepararle al prossimo gusto.

Come scegliere un ristorante sushi a Milano

Mangiare sushi è un’esperienza fantastica con il suo sapore unico e delicato, una vera delizia per il palato, ma come scegliere un ristorante sushi a Milano?

Il sushi da secoli è un punto fermo della cultura giapponese, e la sua popolarità si è diffusa anche in molti paesi, diventando il piatto più amato e di tendenza.

Per scegliere un ristorante sushi a Milano è importante essere in grado di capire la differenza tra il sushi di qualità e il sushi scadente, oppure usare pesce scongelato.

Per assaporare un buon piatto di sushi, ogni pietanza deve essere consumata in pochi minuti dopo la preparazione, quando il riso è ancora leggermente tiepido.

Sushi&Sound è un ristorante sushi a Milano, che offre ai propri clienti un sushi di alta qualità con prodotti freschi e con regole molto rigide nella sua preparazione.

Che sia una cena romantica di sushi, una serata con gli amici, oppure un aperitivo a base di sushi, bisogna sempre scegliere il miglior ristorante sushi fusion.

Non bisogna ingannarsi dal prezzo più basso, oppure dalle quantità che un ristorante sushi a Milano possa offrire, la qualità e la freschezza dei prodotti deve essere alla base.

Le regole per scegliere e mangiare il sushi di qualità

Sono molti i consumatori di sushi e gli amanti della cucina tradizionale giapponese che si chiedono, quali siano le regole per scegliere e mangiare il sushi di qualità?

In un ristorante sushi è molto importante che il sushi sia preparato con prodotti freschi, sia per avere un sapore delizioso, sia per evitare danni alla salute.

Un primo accorgimento è l’aspetto del pesce, se è fresco, dovrebbe apparire lucido e non dovrebbe presentare dorature ai bordi né avere tracce di melma lattiginosa.

Quando il sushi inizia ad avere un odore sgradevole è il primo campanello d’allarme per un sushi scadente e bisogna evitare di mangiarlo.

Sentire la consistenza della pelle del sushi può dire molto sulla sua freschezza e su come è stato trattato prima di arrivare a tavola.

Se il pesce è fresco, dovrebbe essere sodo al tatto, freddo e non appiccicoso, al contrario risulterà abbastanza gommoso, viscido e colloso.

Per capire se il sushi è di qualità, bisogna assaggiarlo, il sapore del pesce deve risultare delicato, fresco, leggermente salino e senza retrogusti amari.

Come ordinare il sushi

La cucina tradizionale giapponese ha le sue regole ben precise su come ordinare il sushi e non tutti conoscono l’ordine dei piatti in una cena a base di sushi.

L’ordine corretto delle pietanze in un ristorante sushi sarebbe: pesce bianco, pesce argentato, pesce rosso, salmone o uova di salmone e finire poi con il più grasso.

In Giappone è tradizione iniziare con il sashimi che consiste in un carpaccio di pesce o molluschi freschissimi e di ottima qualità e sapore delizioso.

Per poi passare ai nigiri con il sapore più delicato, in modo da gustare ogni sfumatura senza avere la bocca coperta da altri sapori, fino a quello con il sapore più forte.

E dopo i nigiri è il momento dei rolls, senza dimenticare di ‘pulire la bocca’ con lo zenzero tra una pietanza ed un’altra, per esaltare i sapori di ogni singolo piatto di sushi.

La tradizione giapponese vuole che a fine pasto si consumi  la zuppa, che viene considerata una sorta di elisir di lunga vita, con forte potere digestivo e alcalinizzante.

In un ristorante sushi a Milano, i sommelier molto preparati sono in grado di consigliare ogni cliente cosa bere con il sushi per dare l’abbinamento perfetto per ogni piatto.

Sushi&Sound con la varietà di vini bianchi, rossi, rosé e bollicine, cocktail con i distillati giapponesi ed il miglior saké non si trova mai impreparato davanti ai gusti di tutti.

Come mangiare il sushi

Come ogni cucina tradizionale che si rispetti, anche la cultura culinaria giapponese ha i suoi accorgimenti da tenere in mente e diventare esperti dell’arte di come mangiare il sushi.

Il wasabi è una salsina verde, una vera bomba nucleare per le tue papille gustative, forte e piccante bisogna utilizzarla in dosi piccole.

Non bisogna mai combinare il wasabi con il sapore sapido della salsa di soia, si rovinano a vicenda i loro gusti particolari da associare ad un piatto di sushi.

Si versa una piccola quantità di salsa di soia in una ciotolina e si intinge un pezzo di sushi senza disintegrarlo e senza lasciare grani di riso galleggianti.

Si intinge nella salsa solo la guarnizione e si porta il sushi alla bocca capovolto per percepire per primo il sapore della guarnizione e del condimento.

Il sushi non va mai sommerso in quanto il riso assorbirebbe completamente la salsa di soia e i delicati sapori dell’involtino sarebbero coperti dal gusto intenso del condimento.

Infilzare le bacchette nel riso non è educato, in quanto in Giappone una ciotola con le bacchette infilzate nel riso veniva data ai morti nelle cerimonie funebri.

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